Ipnosi (fine) e Bibliografia

IMPIEGHI DELL’IPNOSI
L’ipnosi si è rivelata molto utile in ostetricia, anestesiologia, chirurgia ed odontoiatria ai fini del controllo del dolore e dell’ansia.
– Ipnosi e ostetricia
In ostetricia l’ipnosi può rappresentare un valido aiuto sia nel periodo della gestazione che al momento della nascita, eventi che possono essere vissuti con grande calma, serenità, fiducia in sé stesse, se si è riusciti a stabilire il giusto equilibrio psicosomatico, a facilitare lo scarico delle pulsioni aggressive e potenziare le motivazioni, attraverso una condotta attiva e cosciente. L’ipnosi può inoltre consentire di vincere i disturbi legati alla gestazione quali nausea, vomito, ansia, insonnia e la componente “dolore” legata al parto.
– Ipnosi e anestesiologia
– L’ipnosi può, in certi soggetti particolarmente recettivi, sostituire del tutto l’anestesia farmacologica, quando essa sia controindicata, o può essere associata a dosi inferiori di anestetico.
– Nel dolore, le componenti psicologica e relazionale spesso hanno una grande influenza.
– Ipnosi e chirurgia
In chirurgia l’ipnosi dovrebbe permettere di affrontare con maggior sicurezza e minor ansia l’intervento, di ridurre la fatica cardiorespiratoria, epatica e renale, di attenuare o abolire rapidamente sintomi postoperatori quali tosse, vomito, ritenzione urinaria e di accorciare il periodo postoperatorio.
– Ipnosi e odontoiatria
Il campo di lavoro dell’odontoiatra è la bocca: una miniera di sensazioni, impulsi, emozioni e sentimenti. Sono frequenti le sensazioni d’ansia nel recarsi dal dentista; ecco allora l’importanza di aiutare il paziente ad affrontare ciò che lo preoccupa, spostando l’attenzione da un piano percettivo ad un altro, cioè dal piano cinestetico a quello uditivo. In odontoiatria, tramite l’ipnosi, si può eliminare il vomito, il riflesso della deglutizione, si può ottenere l’immobilità della lingua e delle guance, si può ridurre la secrezione salivare, facilitare la presa di impronte e di radiografie oltre che ridurre l’ansia e la paura nei bambini.
– L’ipnosi viene presa in considerazione inoltre nei disordini dell’alimentazione, nel controllo del fumo e nei disturbi legati all’impotenza ed alla frigidità.

Riferimenti bibliografici:
Crasilneck Harold B., Hall – J. A., Ipnosi clinica, Astrolabio
– Erickson H. Milton, Opere vol.I La natura dell’ipnosi e della suggestione, Astrolabio
– Erickson H. Milton, Opere vol.III L’indagine ipnotica deiprocessi psicodinamici, Astrolabio
– Gualtieri G. a cura di, Il linguaggio del corpo in ipnosi, Edizioni postuniversitarie
– Acta Hypnologica, rivista dell’Istituto Italiano Studi di Ipnosi clinica e psicoterapia “H. Bernheim”
– Kline M.V., Freud e l’ipnosi, Piccin
– Bandler R., Grinder J., Ipnosi e trasformazione, Astrolabio

Ipnosi – 3

Come agisce l’Ipnosi?
– diminuendo progressivamente l’attività dell’emisfero destro, specializzato nella razionalità ed aumentando l’attività dell’emisfero sinistro, deputato all’emotività, entrambi relazionati col Sistema limbico e con le fibre mielinizzate ( sostanza bianca intercerebrale, detta corpo calloso).
– Gli effetti possono esprimersi a livello mentale, psichico e fisico.
– Il Sistema Nervoso, centrale, periferico e vegetativo con la semplice Trance si rassettano, creando un più o meno profondo stato di benessere fisico psichico.
– a livello mentale si ha uno spontaneo ordine dei pensieri, dei progetti, accantonamento delle paure, tregua della rabbia o agitazione interna, anche per l’effetto fisico di rilassamento.
– a livello fisico possono essere stimolati: blocco della percezione dolorosa nella regione sensitiva del cervello, per cui uno stimolo doloroso, pur trasmesso dalle vie nervose ascendenti, non viene percepito dal cervello; possono venir attivate strutture che producono neurotrasmettitori   con effetto specifico, per esempio, sui recettori vascolari, con conseguente vasocostrizione o vasodilatazione con effetto sulla pressione sanguinea; il Sistema immunitario è molto sensibile allo stimolo ipnotico, che rinforza la sua attività, gli organi interni si sincronizzano nella funzione individuale, sincrona e sequenziale.
– I deboli e suggestionabili sono ipnotizzabili più degli altri?
– E’ una credenza popolare che nasce dalle apparenze, ma è invece vero il contrario: le persone poco intelligenti, poco fantasiose, non sono trattabili con l’Ipnosi, anzi, questa è una delle poche controindicazioni. Sono le persone creative invece che più  facilmente imparano a sviluppare la trance.
– Tutti quindi sono ipnotizzabili, perché, essendo la Trance, la fase del processo ipnotico più importante, un fenomeno spontaneo, possono facilmente impararla a sviluppare, quando appropriatamente indotti, dato che è un fenomeno soggettivo.
-I tempi di induzione sono diversi da soggetto a soggetto, appunto perche è una esperienza personale e i deboli sono sempre in allerta, diffidenti e oppongono inconsciamente   resistenza per non perdere il poco controllo che credono di avere, rendendosi conto solo dopo di aver imparato, che il controllo di se stessi lo acquisiscono invece.
– Anche gli anziani e i bambini sono in grado di sviluppare la trance, ma l’induzione richiede particolare attenzione perché sono soggetti che facilmente si dissociano.
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Ipnosi – 2

– Che cos’e l’ipnosi?
– Ci sono varie definizioni dell’Ipnosi, varianti di scienza e varianti di magia.
– IPNOSI etimologicamente significa “sonno”. Fu chiamata così una condizione indotta che portava le persone a essere apparentemente addormentate. Con la scoperta dell’eletroencefalogramma che misurava l’attività elettrica del cervello, si scoprì che   era appunto solo apparente, ma ormai – – L’Ipnosi è un processo fisiologico, spontaneo e frequente nella vita quotidiana.
– Auto o etero induzione, un rilassamento fisico che favorisce la serenità mentale
– Trance, la caratteristica dell’ipnosi in cui si ha una modificazione della coscienza ordinaria vigile, in cui la persona si concentra su se stessa (sensazioni, ricordi, emozioni)
– la de-ipnotizzazione, comunemente ed erroneamente detta “risveglio” fase in cui la persona riprende contatto con l’ambiente
– e la fase grigia, quel passaggio dalla ripresa del contatto col presente al riorientamento nella realtà condivisa
-Le fasi sono didatticamente così suddivisa ma di fatto, sono senza soluzione di continuità, di intensità e qualità variabili, anche nello stesso soggetto..
-L’ipnosi era, nel passato, considerata una tecnica antalgica, quando ancora gli anestetici non erano stati scoperti e consentiva eseguire interventi chirurgici e invalidanti come le amputazioni.
– A livello neuropsicologico, l’ipnosi si pone così all’interno del continuum dei livelli di vigilanza dell’individuo, in cui l’eccitazione e l’inibizione della corteccia cerebrale, cioè dell’attività nervosa superiore, crescono in modo diverso. Il processo ipnotico si distingue da quello della veglia, del sonno e della fase REM (sogno), proprio perché a determinarlo intervengono strutture cerebrali diverse da quelle degli altri tre processi, e con modalità differenti..
– L’ipnosi può essere classificata secondo un criterio quantitativo di profondità: come trance leggera, stato letargico, catalettico e sonnambulico.
– Cosa non è l’Ipnosi?
– Un potere sopranaturale di qualcuno, non è magia, dato che è scienza. Non è quindi una condizione come il cinema fa per tanto tempo affascinato con la classica frase “A me gli occhi!”. – — L’ipnosi non può essere indotta da uno sguardo magnetico o da un fluido emesso dall’ipnotista.
– L’ipnosi non oggi una tecnica ma uno studio di specializzazione postuniversitaria ei 4 anni che offre un insieme di strumenti che possono essere usati per modificare lo stato di coscienza ordinaria di una persona a scopo terapeutico
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Ipnosi – 1

Storia dell’ipnosi
– L’ipnosi è nota sin dai tempi dell’antichità. I sacerdoti dell’antica Grecia e dell’Egitto la usavano per fini religiosi, rafforzando la loro autorità con “miracoli” e guarigioni. Gli antichi indù, fachiri e gli sciamani dell’Africa centrale riuscivano ad autoipnotizzarsi contemplando la punta del naso o del proprio ombelico. In questo stato perdevano la sensibilità al dolore o al calore e potevano essere punti o cauterizzati.
– Nel 1700 il medico svizzero Franz Anton Messner partendo dallo studio dei testi di Paracelso, cominciò ad usare l’ipnosi in seguito alla scoperta che alcuni pazienti selezionati rispondevano in maniera soddisfacente a leggeri colpi sulle braccia e sulle parti sofferenti ed a suggestioni di sonno. Attribuì tali risultati al trasferimento sui pazienti di una qualità di “magnetismo minerale ed animale”, elaborando la teoria che in ogni sostanza fosse presente un fluido con proprietà risanatrici e di modificazione dei corpi. Se il fluido non circolava bene, quindi, l’uomo si poteva ammalare. La terapia ipnotica di Messner si avvaleva di magneti/calamite che venivano posizionati su diverse parti del corpo e ristabilivano il fluido originario.
– La comprensione psicologica del fenomeno iniziò nel 1841 con James Braid che dapprima lo avversò ma poi ne divenne il più ardente fautore. Fu lui che inventò il termine Ipnotismo e che cercò di stabilirne una validità scientifica.
– Nel 1800, il neurologo Charcot, docente alla scuola della Salpetrier , formulò la teoria sulla genesi dell’ipnosi fondata su una concezione energetica, la considerava come uno stato nevrotico prodotto sperimentalmente o patologico inducibile nelle persone isteriche. Agendo sia manualmente su alcune zone cutanee (testa, ovaie) sia sull’immaginazione (con soffi d’aria sul volto o fissazione di una fiamma) era possibile riprodurre degli stati isterici con immobilità, chiusura delle palpebre ed insensibilità completa.
– Anche Freud utilizzò l’ipnosi prima di mettere a punto la psicoanalisi; egli aveva intuito che si trattava di una valida forma di suggestione, ma poi la abbandonò considerandola troppo direttiva. – – L’evoluzione dell’ipnosi verso la forma in cui è oggi praticata clinicamente, la si deve al medico e psichiatra M. Erickson (soprannominato Mr. Hypnosis) che utilizzò l’ipnosi in modo creativo fino alla sua morte nel 1980. Egli si avvaleva di una serie di rituali standard, basati su un particolare stile comunicativo.
– Nel 1957 in Italia fu praticato il primo intervento di appendicectomia con l’ipnosi e ciò contribuì ad una analisi più scientifica di questo strumento e dei suoi campi di applicazione.

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Esercizio abusivo della professione e Plagio

Esercizio abusivo di una professione CP art 348
– Nello specifico, l’attività sanitaria è quella che si realizza nella diagnosi di una alterazione organica o di un disturbo funzionale, sia del corpo sia della mente, nella individuazione dei necessari rimedi e nella somministrazione degli stessi effettuato direttamente dal medico.
Il Codice Deontologico Sanitario nell’art. 93 recita:
– È vietato al medico di favorire in qualsiasi modo chi esercita abusivamente un’attività sanitaria, ivi compresa l’ipnoterapia.
-È suo preciso dovere denunciare eventuali abusi all’Ordine Professionale o all’Autorità competente
– Il primo codice penale quando nacque la nazione italiana fu il codice Zanardelli del 1889 che enunciava 3 delitti di plagio nell’art. 144
– civile
-politico
-letterario
ma l’8 giugno del 1981  tale delitto di Plagio fu abolito  dalla Corte Costituzionale  con sentenza 8.6.81 N° 96, dichiarando la illegittimità della norma che configurava il delitto di plagio  e rilevando un contrasto tra l’art. 603 c.p. e l’art. 25  della Costituzione che nel 50ennio di vita del cod. Rocco non ha trovato frequenti occasioni di applicazione, in quanto:
– la partecipazione del soggetto è imprescindibile, è quindi proprio per questo che in ipnositerapia la collaborazione del paziente è assolutamente necessaria  per determinarne l’esito terapeutico.
– Come scientificamente dimostrato infatti:
– L’ipnosi non può modificare i principi morali del soggetto
– L’ipnosi non può modificare la scala dei valori del soggetto
Inoltre nel CP ci sono altri articoli che definiscono reati che in passato sono stati attribuiti al Plagio:
– Truffa
– Abuso di credulità popolare
– Circonvenzione d’incapace

 

Ipnosi clinica in medicina e chirurgia

Ipnosi in Odontoiatria, in andrologia ginecologia, in dermatologia, in medicina, in cardiologia, in chirurgia.
Ipnosi in Odontoiatria
Psicologia, medicina e odontoiatria sono state le prime professioni ad individuare le possibilità di applicazione clinica, quando non c’era ancora il supporto dell’anestesia.
– La prestazione odontoiatrica, per il suo carattere intrusivo, per il mito fobico tramandato dal passato e dal presente, per i motivi di consultazione, generalmente dolorosi, storicamente è a qualunque età tra le più ansiogene.
-L’ipnosi è sempre stata vista come una possibilità di intervento analgesico e ansiolitico ed è stata ricercata in tutte le epoche . Nell’era scientifica, che convenzionalmente si fa risalire al 1778 con le pubblicazioni di Mesmer, si sono formalizzati interventi di consulenza odontoiatrica e di operatività diretta da parte del dentista.
– Dalla prima estrazione dentale documentata, nel 1839 da Jean Victor Duder, ci sono stati numerosi casi eclatanti, come asportazione di una emimandibola affetta da tumore.
Ipnosi in andrologia ginecologia
Il sistema nervoso è estremamente sensibile all’Ipnosi, questo spiega l’efficacia antalgica e la sua azione su argani ed apparati, mediata da ormoni e neurotrasmettitori. Si comprende quindi che l’effetto dell’Ipnosi va oltre i risultati psichici arrivando ai sintomi e segni fisici, come nei disturbi da eiaculazione precoce.
– In ginecologia si può intervenire efficacemente nei casi di preeclampsia, di dismenorrea, di pseudiciesi o falsa gravidanza, in cui scompare la mestruazione e insorgono tutti i sintomi del I trimestre, perfino il vomito mattutino e l’aumento del volume dell’addome. L’ipnosi è utile anche nell’infertilità psicogena come nel vaginismo. L’uso più ricorrente è l’autogestione del parto indolore mediante l’ipnosi.
Ipnosi in dermatologia
Lo stress, intenso o prolungato, crea in soggetti predisposti, alopecia areata, che trova nell’ipnosi un supporto adeguato, sostituendosi a cure farmacologiche, spesso controindicate per altri disturbi concomitanti. Il prurito sine materiae di difficile risoluzione si risolve con l’ipnosi. Le verruche virali, possono essiccarsi e cadere dopo alcune sedute di ipnosi. In letteratura vengono presentati casi di ittiosi le cui macchie si dissolvono col trattamento ipnotico.
Ipnosi in medicina
Il medico si pone spesso il calcolo costo-beneficio, intendendo quanto danno il farmaco può provocare rispetto al vantaggio per cui si prescriverebbe, e in certi casi complessi per la comorbidità di patologie gravi e l’età del paziente, la terapia ideale risulterebbe controindicata.
– In questi casi estremi si dà valore all’ipnosi che, senza arrivare a questi estremi, in qualsiasi circostanza può essere utile, se non in ionoterapia, in terapia combinata con minimi dosaggi di farmaci. Tanti sono i casi: trattamento con anticoagulanti, dolore cronico, nefropatie, epatopatie e soprattutto cardiopatie e ipertensione.
Ipnosi in Cardiologia
Nella prevenzione e nella riabilitazione di pazienti con disturbi cardiovascolari è indicata l’Ipnosi come terapia di sostegno, come psicoterapia, come supporto al trattamento farmacologico favorendone la riduzione del dosaggio e nelle comorbidità, con effetto ansiolitico, antalgico, ipotensivo, bradi-tachicardico
Ipnosi in Chirurgia
Uno dei problemi più comuni dalla diagnosi alla guarigione,  per quasi tutte le persone, è la diagnosi, la preparazione, la degenza. Una ragione è atavica: la salvaguardia della integrità fisica, l’istintivo rifiuto a subire manomissioni fisiche.
– Oggi si è abbastanza all’altezza di capire cosa sia un intervento chirurgico, addirittura in alcuni campi, spesso senza un reale bisogno di salute, vengono richiesti interventi chirurgici, per esempio in campo estetico. Eppure al momento dell’anestesia che ci fa perdere il contatto con l’ambiente, e il controllo, sorge ansia, paura, agitazione, affrontate con utili sedativi. Ma nei soggetti particolarmente sensibili alle reazioni dell’ansia, posso  insorgere traumi psicologici che interferiscono con la guarigione.
– L’Ipnosi viene usata, non solo per facilitare la preanestesia, ma come coadiuvante alla anestesia chimica, consentendo riduzione dei dosaggi abituali. È stato oggetto di ricerca l’effetto dell’Ipnosi sulla guarigione dei tessuti e si è costatato una significativa riduzione del tempo di cicatrizzazione.

 

Ipnosi clinica in cardiologia

– Nella prevenzione e nella riabilitazione di pazienti con disturbi cardiovascolari è indicata l’Ipnosi come terapia di sostegno, come psicoterapia, come supporto al trattamento farmacologico, per l’effetto ansiolitico, antalgico,  ipotensivo, bradi-tachicardico.
– L’eventuale influenza dello stile di vita, delle abitudini, della reattività, del dinamismo, sulla sullo stato di salute cardiaca, è stato oggetto di attenzione, particolarmente degli studiosi Thereson e Powel, che attribuivano al modello comportamentale di tipo A, la responsabilità di insorgenza ed aggravamento di patologie cardiache, tra cui l’infarto. L’Ipnosi interviene a livello  psicologico, particolarmente  su alcune caratteristiche tra cui:
– Le relazioni professionali, familiari disadattive
– Le abitudini voluttuarie
– Lo stress e l’emotività
– Il ritmo quotidiano
– La qualità di vita
– L’alimentazione
– La sedentarietà
– Inoltre, può ridurre l’ansia, la suscettibilità allo stress e prevenire l’insorgenza o l’aggravamento di patologie cardiache.

– L’ipnosi viene praticata in Studi Specialistici ed è una prestazione elargibile dal SSN negli Ospedali accreditati, con impegnativa del medico per:
– Ipnoterapia – Ipnosi – Ipnosi per analgesia

Plagio in medicina

– Plagio in medicina: la ipnosi non può modificare i principi morali del soggetto.
– …la Corte Costituzionale con sentenza 8.6.81 N° 96 dichiara la illegittimità della norma che configurava il delitto di Plagio…
– L’ipnosi è una tecnica medica usata in psicoterapia, in clinica medica, come supporto ad altre discipline specialistiche e come trattamento monoterapico.
– Sono stati studiati i correlati neurofisiologici della trance, come il metabolismo cerebrale, l’attività Orto e Parasimpatica ed altro.
– L’operatore sanitario abilitato: medico chirurgo,  psicoterapeuta, viene rigorosamente preparato in vari tipi di scuole.  In Italia, l’A.M.I.S.I (Associazione Medica Italiana per lo Studio dell’Ipnosi) a Milano, è sede della Scuola Europea di Psicoterapia Ipnotica, riconosciuta dal MURST  – ora MIUR ( DM. 20 03 1998) ed è la prima scuola di Ipnosi in Italia.
– L’Ipnosi è un mezzo terapeutico ad ampio ventaglio di intervento. Efficace, veloce, con scarsi limiti d’intervento. Senza effetti collaterali (se non iatrogeni).
– In medicina interna può essere trattamento di prima scelta, come sintomatico o come terapeutico:
– ansia
– insonnia
– iperattività
– aggressività
– somatizzazione
– tabagismo, potus
– disturbi alimentari
– analgesia, preanestesia
– ansia pre-post chirurgica
– La prestazione viene erogata privatamente e tramite il SSN nelle Regioni accreditate (Abruzzo non ancora).

 

Cenni su ipnosi

Ipnosi clinica ed EMDR
– La psicoterapia non è la terapia dei “matti”, come ancora molti pensano, ma una specializzazione alla quale possono accedere i medici e gli psicologi, per curare disagi e patologie dell’Uomo, che lo coinvolgono nelle relazioni sociali, professionali, sentimentali, nel rapporto con sé stesso e nella crescita armoniosa dell’età cronologica, biologica e psicologica e sociale.
– La psicoterapia mira al recupero del benessere psichico, anche fisico, quando il corpo ne è coinvolto o è la causa dei disturbi come nella depressione a causa dell’ipotiroidismo o di qualche parziale o totale invalidità.
– La mente e il corpo interagiscono in un’integrazione indissolubile. Infatti un disagio psichico può esprimersi con sintomi fisici, spesso gli stessi di qualche patologia organica, come l’Ansia che può favorire la insorgenza di acidità gastrica, ulcera gastroduodenale, colon irritabile e disturbi organici, come il diabete, l’ipotiroidismo, possono manifestare sintomi psichici come depressione o astenia.
– L’ipnosi è considerata da molti una ciarlataneria, anche per l’utilizzo cinematografico o dai maghi da palcoscenico. Invece è la prima forma di psicoterapia, è n nella preistoria. Da sempre una mamma ha saputo rassicurare e tranquillizzare il suo bambino spaventato.
– L’Ipnosi è stata ed è molto studiata, tanto da generare altre discipline, come la PNL (programmazione neuro linguistica).
– Quando S. Freud, medico, si interessava della sfera psichica e osservava il suo Maestro, esperto di ipnosi a quell’epoca, volle seguire  il suo metodo coi propri pazienti ma, non avendo una piena conoscenza dell’inconscio, quando si innamorò di una sua paziente (la Signorina O), scoprì il Controtransfer che inficiava i suoi sforzi terapeutici e abbandonò l’Ipnosi.
– Infatti l’Ipnosi è un processo dinamico, che richiede attenzione e rispetto della psiche del paziente, che all’epoca si stava iniziando a conoscere e a definire. Oggi si conosce l’interazione mente-corpo, si sa risalire all’origine dei sintomi e segni, mentali o fisici, e si sanno evitare gli effetti iatrogeni (quelli causati dall’operatore, per incompetenza o imprudenza).
– Il processo ipnotico si differenzia dagli altri orientamenti psicoterapeutici per la induzione della trance che il paziente impara prontamente a sviluppare, perché  la trance è un fenomeno spontaneo e fisiologico. La trance è una particolare modificazione fisiologica della coscienza ordinaria che avviene quotidianamente, spesso definita distrazione o amnesia, come quando si va in una stanza per prendere una cosa e ci si dimentica quale. L’obiettivo terapeutico è comune a tutti gli orientamenti psicoterapeutici: psicoanalisi, cognitivo comportamentale, dinamica, ed altri, ma la Trance fa la differenza perché è come una autostrada diretta all’inconscio del paziente. Per questo motivo bisogna essere molto preparati, iniziando con una specializzazione post universitaria alla quale accedono medici e psicologi.
– In traumi di massa: terremoti, atti terroristici, cataclismi, incidenti aerei, navali, ferroviari, e traumi psicologici singoli, l’EMDR è il metodo preferibile perché è risolutivo del PTSD (Disturbo Post Traumatico da Stress), è più indicato per grandi numeri di soggetti coinvolti . Oggi viene anche usato in casi di traumi individuali: lutti improvvisi, diagnosi infauste, separazione, pensionamenti e per molte altre patologie mentali.
-L’EMDR è una metodo americano che si è rivelato fondamentale nel trattamento del PTSD dei veterani del Vietnam, da allora si è diffuso in tutti i continenti.
– L’acronimo   significa: desensibilizzazione e rielaborazione attraverso il movimento oculare.

Ipnosi: approccio terapeutico

– Schema dell’approccio terapeutico in Ipnosi Ipnoanalisi
– Occorre ricordare che ognuno di noi ha dei bisogni psicologici che possono essere stabiliti in base alla nostra cultura:
– il bisogno di essere amato,  rispettato e capito;
– il bisogno di avere il permesso di dare una direzione propria alla vita e di avere la decisione finale, rispetto a se stesso.
– La psicoterapia rispetta il paziente e i suoi bisogni, qualsiasi essi siano, senza critiche né interferenze, se il paziente non lo richiede. Tra terapeuta e paziente si organizza una collaborazione.
– La comunicazione è molto basilare, perciò inizialmente è fondamentale uniformare il linguaggio e il significato delle parole, così da guidare il paziente a riconoscere le proprie emozioni per imparare ad esprimerle ed allenarsi a gestire le proprie reazioni e mantenere la consapevolezza delle proprie azioni.
– Il linguaggio così detto: ipnotico, oggetto di studio e origine della PNL ( programmazione neuro linguistica) è molto efficace nel colloquio medico paziente, perché non è controllato dalla coscienza.
– La psicoterapia lavorando sulle emozioni può aiutare il paziente a riconoscere e gestire anche i suoi sintomi somatici.
– Il compito del terapeuta è di utilizzare il linguaggio per aiutare a gestire i processi di guarigione, senza interpretazioni di quanto ascolta e accertandosi ogni volta che il paziente sia consapevole di quello che vuole dire e che dice.
– L’ipnosi è un processo che mediante il linguaggio consente al soggetto di imparare a rilassarsi fisicamente, e, poiché mente e corpo sono in connessione, questa condizione che il soggetto impara a creare, detta trance, distende anche le tensioni emotive, la mente si calma, insorge un senso di benessere che facilita la consapevolezza delle proprie emozioni, comportamenti, desideri, e con la collaborazione del terapeute il paziente diventa artefice della propria guarigione e riconquista del proprio benessere. Successivamente la persona, quando ha imparato a sviluppare la trance, che è un fenomeno spontaneo, quindi inconscio, può sviluppare la trance anche senza il rilassamento fisico, come avviene negli sportivi, nelle donne gravide al momento del parto, negli artisti da palcoscenico e in tante altre situazioni.